Cosa è il commercio equo e solidale?
Il Commercio Equo e Solidale è una partnership commerciale, basata sul dialogo, la trasparenza ed il rispetto, che cerca una maggiore equità nel commercio internazionale. Contribuisce ad uno sviluppo sostenibile offrendo migliori condizioni di scambio ed assicurando i diritti dei produttori e dei lavoratori svantaggiati, specialmente nel Sud del Mondo. Le principali prerogative del commercio equo e solidale sono: 1) Acquisti diretti: l’obiettivo è quello di eliminare diversi passaggi intermedi (grossisti, commercianti) e di comprare direttamente dai contadini, in modo tale che questi possano percepire una maggiore percentuale del prezzo finale. 2) Cooperative: tutti i prodotti provengono, infatti, da comunità, villaggi e cooperative attente alla reale partecipazione alle decisioni da parte di tutti i lavoratori, favorendo così la loro responsabilizzazione; inoltre, non si ammettono divergenze eccessive nelle retribuzioni fra quanti ricoprono incarichi anche molto differenziati all’interno della struttura produttiva. 3) Prezzi equi e trasparenti: il prezzo pagato ai produttori viene stabilito insieme ai produttori stessi e deve coprire tutti i costi di produzione e garantire un livello di vita dignitoso. Questo prezzo si compone di un prezzo minimo garantito, indipendente dalle grosse variazioni nei mercati, e di una quota fissa da reinvestire nella cooperativa per progetti di sviluppo della comunità (ospedali, scuole, miglioramento delle condizioni e delle tecnologie di lavoro, etc..). 4) Piena dignità del lavoro: che vuol dire un ambiente di lavoro salubre e la non discriminazione sul lavoro di alcuni gruppi della popolazione (ad esempio donne o disabili); dignità del lavoro, inoltre, significa non ricorrere allo sfruttamento del lavoro di minori. 5) Relazioni commerciali stabili: vengono stipulati contratti pluriennuali tra importatori e produttori, per garantire loro una migliore programmazione delle attività. 6) Prefinanziamento: i produttori possono richiedere e ricevere fino al 60% del valore del contratto in modo anticipato, prima della spedizione della merce. Questo per evitare l’indebitamento che dovrebbero affrontare per dotarsi di macchinari e strumenti per avviare la produzione. 7) Sostenibilità ambientale: si privilegiano e si incentivano le lavorazioni non inquinanti e basate su metodi naturali, si ricorre sempre più spesso all’agricoltura biologica. Cosa significa Commercio equo e solidale? Commercio Equo e Solidale significa, per centinaia di migliaia di persone in America Latina, Africa, Asia, accesso ad acqua pulita, vie di comunicazione più resistenti alle intemperie, abitazioni migliori, formazione di base e professionale, centri sanitari più vicini e riforniti, aumento di reddito da poter usare per una migliore alimentazione, per l’educazione dei figli, per il miglioramento della qualità di vita di donne e anziani. Per i consumatori, Commercio Equo e Solidale vuol dire contribuire alla costruzione di un mondo più equo e alla creazione di rapporti di solidarietà con le popolazioni oppresse; vuol dire dichiarare il proprio disaccordo con i sistemi di scambio attuali, ed è uno strumento di pressione sui governi e sulle istituzioni internazionali che decidono, in nome dei cittadini, le politiche di sviluppo. I commenti sono chiusi.
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Novembre 2024
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