COS'È IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE?
Benefici e Principi Fondamentali
Il commercio equo e solidale rappresenta un approccio alternativo al commercio convenzionale, garantendo giustizia sociale ed economica ai produttori, sviluppo sostenibile, rispetto per le persone e per l'ambiente, promuovendo consapevolezza e responsabilità dei consumatori. È una partnership commerciale, basata sul dialogo, la trasparenza ed il rispetto, che cerca una maggiore equità nel commercio internazionale. Contribuisce ad uno sviluppo sostenibile offrendo migliori condizioni di scambio ed assicurando i diritti dei produttori e dei lavoratori svantaggiati, specialmente nel Sud del Mondo.
10 Principi del Commercio Equo e Solidale:
1 - Creare opportunità per produttori con svantaggi economici: si rafforzano le comunità dei produttori più piccoli e marginalizzati nei confronti del mercato locale, cercando di aiutarli a passare da una situazione di insicurezza all’autosufficienza e di ridistribuire più equamente le risorse evitando concentrazioni economiche presso pochi grandi produttori. L’approccio prevede l’acquisto diretto presso i produttori, eliminando diversi passaggi intermedi (grossisti, commercianti) e permette loro di percepire una maggiore percentuale del prezzo finale.
Nel mercato tradizionale: vi sono condizioni di ridotto accesso al mercato o di povertà del contesto socio economico, nonché realtà in cui alcuni produttori operano in situazioni di illegalità o di sfruttamento ambientale, o marginalizzando dalla produzione persone con particolari condizioni sanitarie, economiche, sociali, di genere.
Queste elevate e crescenti disuguaglianze minano la coesione e la mobilità sociale, alimentano un profondo senso di ingiustizia e di insicurezza.
Nel mercato tradizionale: vi sono condizioni di ridotto accesso al mercato o di povertà del contesto socio economico, nonché realtà in cui alcuni produttori operano in situazioni di illegalità o di sfruttamento ambientale, o marginalizzando dalla produzione persone con particolari condizioni sanitarie, economiche, sociali, di genere.
Queste elevate e crescenti disuguaglianze minano la coesione e la mobilità sociale, alimentano un profondo senso di ingiustizia e di insicurezza.
2 - Trasparenza e Responsabilità: ci si impegna a garantire trasparenza nelle amministrazioni e nelle relazioni commerciali, assumendo responsabilità nei confronti dei propri investitori ed includendo i lavoratori, i soci, i produttori nei processi decisionali. Ci si assicura che i canali informativi siano aperti ed efficienti.
Nel mercato tradizionale: l’opacità dell’informazione rispetto alle filiere produttive diviene prerequisito affinché nessun soggetto coinvolto assuma responsabilità diretta e piena sulle eventuali condizioni di sfruttamento del lavoro e/o del depauperamento delle risorse ambientali.
Nel mercato tradizionale: l’opacità dell’informazione rispetto alle filiere produttive diviene prerequisito affinché nessun soggetto coinvolto assuma responsabilità diretta e piena sulle eventuali condizioni di sfruttamento del lavoro e/o del depauperamento delle risorse ambientali.
3 - Rapporti equo-solidali e contratti continuativi: si stipulano contratti e accordi tra le parti con impegni e vincoli reciproci. Dinamiche finanziare di pagamento (prefinanziamenti), mantenimento di relazioni commerciali stabili e a lungo termine (contratti pluriennali) per garantire loro una visione di futuro e una migliore programmazione delle attività, nonché una protezione dell’identità culturale e delle competenze tradizionali dei produttori.
Nel mercato tradizionale: nelle economie più marginali l’assenza di accordi chiari è prerequisito a dinamiche di ricatto e al mancato rispetto degli accordi stipulati.
Nel mercato tradizionale: nelle economie più marginali l’assenza di accordi chiari è prerequisito a dinamiche di ricatto e al mancato rispetto degli accordi stipulati.
4 - Pagamento Equo e garantito: il pagamento equo è costituito da prezzi equi, stipendi equi e stipendi medi locali affinché siano garantiti livelli di vita dignitosi alle comunità. Il prezzo pagato ai produttori viene stabilito insieme ai produttori stessi e deve coprire tutti i costi di produzione e garantire un livello di vita dignitoso. Questo prezzo si compone di un prezzo minimo garantito, indipendente dalle grosse variazioni nei mercati, e di una quota fissa da reinvestire nella cooperativa per progetti di sviluppo della comunità (l’accesso a cibo, acqua, alloggio, educazione, assistenza sanitaria, trasporto e altri bisogni primari, miglioramento delle condizioni e delle tecnologie di lavoro, compreso il provvedere a eventi inaspettati etc.);
Nel mercato tradizionale: comunità fragili risiedenti in ambienti poveri e costituite da lavoratori sottopagati; presenza nei rapporti commerciali di figure intermedie che percepiscono maggiori percentuali del prezzo finale del prodotto, a scapito del lavoratore. Nel mercato tradizionale si tende, infatti, a giocare al ribasso, in cui l’obiettivo, in sintesi, è quello di offrire un prodotto al minor prezzo possibile e di abbassare tutte le spese e i costi così da massimizzare il profitto.
Nel mercato tradizionale: comunità fragili risiedenti in ambienti poveri e costituite da lavoratori sottopagati; presenza nei rapporti commerciali di figure intermedie che percepiscono maggiori percentuali del prezzo finale del prodotto, a scapito del lavoratore. Nel mercato tradizionale si tende, infatti, a giocare al ribasso, in cui l’obiettivo, in sintesi, è quello di offrire un prodotto al minor prezzo possibile e di abbassare tutte le spese e i costi così da massimizzare il profitto.
5 - Assicurarsi dell’assenza di sfruttamento minorile del lavoro e di sfruttamento del lavoro: ci si assicura che i dipendenti e/o soci e/o lavoratori non siano sottoposti a lavoro forzato. Sono attuate soluzioni concrete per conciliare necessità economiche e sociali: il coinvolgimento dei minori nella produzione è soggetto a dominio pubblico ed è monitorato per assicurarsi che non abbia effetti negativi sul benessere dei minori, sulla loro sicurezza, sul loro diritto all’istruzione e necessità di svago.
Nel mercato tradizionale: 152 milioni tra i 5 e i 17 anni, 1 su 10 al mondo, vittime di sfruttamento lavorativo, di cui quasi la metà – 73 milioni – costretti a svolgere lavori duri e pericolosi, che ne mettono a rischio la salute e la sicurezza, con gravi ripercussioni anche psicologiche.
Nel mercato tradizionale: 152 milioni tra i 5 e i 17 anni, 1 su 10 al mondo, vittime di sfruttamento lavorativo, di cui quasi la metà – 73 milioni – costretti a svolgere lavori duri e pericolosi, che ne mettono a rischio la salute e la sicurezza, con gravi ripercussioni anche psicologiche.
6 - Impegno alla non discriminazione, all’uguaglianza di genere e alla legittimazione economica delle donne e alla libertà di associazione: non si discrimina nell’assunzione, remunerazione, promozione, termine del contratto o pensionamento sulla base di razza, casta, origine nazionale, religione, disabilità, genere, orientamento sessuale, appartenenza a sindacati, affiliazione politica, condizioni di salute o età. Si dispongono normative chiare e piani per promuovere l’uguaglianza di genere anche nella governance e per la tutela della maternità; si promuove il dialogo tra i lavoratori tramite l’adesione a sindacati o (ove non possibile) ad un’associazione indipendente.
Nel mercato tradizionale: marginalizzazioni e divari minano l’equità sociale.
Nel mercato tradizionale: marginalizzazioni e divari minano l’equità sociale.
7 - Garanzia di buone condizioni di lavoro: Si mette a disposizione un ambiente lavorativo sano e sicuro per dipendenti e/o soci, che sia conforme, come minimo, alle leggi nazionali e locali e alle convenzioni OIL in materia di salute e sicurezza, orari e condizioni di lavoro. Le Organizzazioni sono consapevoli delle condizioni di sicurezza dei gruppi di produttori da cui acquistano. Il principio ha una forte carica di innovazione anche perché richiama il ruolo di ciascun soggetto rispetto alle altre componenti della filiera in una catena di corresponsabilità: ad esempio l’inosservanza da parte di uno dei soggetti di uno dei criteri mette a rischio la reputazione e la credibilità dell'intero sistema.
Nel mercato tradizionale: orari e condizioni di lavoro sostenibili e compatibili con i ruoli attivi in famiglia sono spesso poco più che una speranza in molti contesti produttivi del mercato globale.
Nel mercato tradizionale: orari e condizioni di lavoro sostenibili e compatibili con i ruoli attivi in famiglia sono spesso poco più che una speranza in molti contesti produttivi del mercato globale.
8 - Rafforzare le capacità: si aumentano gli impatti positivi sul lavoro per i piccoli produttori emarginati sviluppandone e rafforzandone tramite formazione continua le capacità e le competenze sugli aspetti manageriali, le capacità produttive e l'accesso ai mercati sia equi e solidali sia del commercio tradizionale. Si assicurano la formazione, la condivisione di buone pratiche e informazioni di miglioramento e innovazione. Ciò permette in certe realtà anche di combattere gli effetti del cambiamento climatico.
9 - Promozione del Commercio Equo e Solidale: ci si impegna a far conoscere il Commercio Equo e Solidale e creare una maggiore sensibilità sulla necessità di una maggiore giustizia nel commercio mondiale, attraverso eventi, attività ed iniziative.
L’obiettivo è rafforzare il senso critico dei consumatori di fronte ad un acquisto, motivando e fornendo esempi di alternative percorribili. I punti vendita forniscono informazioni sulla filiera, sui prodotti e correlati progetti sostenuti, sulle organizzazioni produttrici. Si condivide inoltre materiale informativo e di approfondimento sia offline che online. Anche presso i produttori, la promozione del commercio Equo e Solidale ha comportato in certi casi a nuove adesioni a questa realtà.
L’obiettivo è rafforzare il senso critico dei consumatori di fronte ad un acquisto, motivando e fornendo esempi di alternative percorribili. I punti vendita forniscono informazioni sulla filiera, sui prodotti e correlati progetti sostenuti, sulle organizzazioni produttrici. Si condivide inoltre materiale informativo e di approfondimento sia offline che online. Anche presso i produttori, la promozione del commercio Equo e Solidale ha comportato in certi casi a nuove adesioni a questa realtà.
10 - Crisi climatica e protezione del pianeta: le Organizzazioni di produttori utilizzano tecnologie di produzione che mirano a ridurre il consumo energetico e i rifiuti e a utilizzare materiali ed energie rinnovabili. Si privilegiano e si incentivano le lavorazioni non inquinanti e basate su metodi naturali, si ricorre sempre più spesso all’agricoltura biologica. Tutte le organizzazioni utilizzano materiali per l'imballaggio riciclati o facilmente biodegradabili e, ove possibile, i prodotti vengono spediti via mare. Le comunità si impegnano per un'economia fondata sulle relazioni umane e sulle equità degli scambi, in direzione contraria alle derive più inique del capitalismo tradizionale. Si scelgono: la cooperazione al posto del controllo, la condivisione del valore lungo la filiera produttiva e distributiva in luogo della pura estrazione di valore.
quindi, Cosa significa Commercio equo e solidale?
Commercio Equo e Solidale significa, per centinaia di migliaia di persone in America Latina, Africa, Asia, accesso ad acqua pulita, vie di comunicazione più resistenti alle intemperie, abitazioni migliori, formazione di base e professionale, centri sanitari più vicini e riforniti, aumento di reddito da poter usare per una migliore alimentazione, per l’educazione dei figli, per il miglioramento della qualità di vita di donne e anziani.
Commercio Equo e Solidale significa anche maggiore autostima e fiducia, speranza per il proprio futuro.
Per i consumatori, Commercio Equo e Solidale vuol dire contribuire alla costruzione di un mondo più equo e alla creazione di rapporti di solidarietà con le popolazioni oppresse; vuol dire dichiarare il proprio disaccordo con i sistemi di scambio attuali, ed è uno strumento di pressione sui governi e sulle istituzioni internazionali che decidono, in nome dei cittadini, le politiche di sviluppo.
Commercio Equo e Solidale significa anche maggiore autostima e fiducia, speranza per il proprio futuro.
Per i consumatori, Commercio Equo e Solidale vuol dire contribuire alla costruzione di un mondo più equo e alla creazione di rapporti di solidarietà con le popolazioni oppresse; vuol dire dichiarare il proprio disaccordo con i sistemi di scambio attuali, ed è uno strumento di pressione sui governi e sulle istituzioni internazionali che decidono, in nome dei cittadini, le politiche di sviluppo.