Testo dell'articolo che cita e pubblica i punti saliente della nostra lettera ai Sindaci del Comune di Monselice
Da "Il Mattino" di Padova, giovedì 7 maggio 2009
MONSELICE.
Tredici pagine fitte di proposte, spunti, progetti. È <<la Monselice che vorremmo>>: un documento che l'associazione di volontariato <<Il Colibrì>> ha consegnato a tutti i candidati sindaco. Numerosi, e non tutti scontati, i temi su cui il Colibrì sollecita una presa di posizione degli aspiranti primi cittadini.
Dall'utilizzo di prodotti del commercio equo nella pubblica amministrazione e nelle scuole, alla promozione dei gruppi d'acquisto; dalla diminuzione drastica degli imballaggi alla valutazione energetica degli immobili. <<Ma ancora più importante per noi è vivere in un Comune che accolga le diversità di genere, razza, cultura e religione>> sottolinea Alessandra Boaretto, venticinquenne presidente dell'associazione. Si vorrebbe un Comune a chilometri zero, su due ruote, sostenibile e amico delle associazioni.
C'è anche un capitolo sicurezza: <<Può essere assicurata solo da un tessuto sociale vivo, ricco di relazioni>> evidenzia il documento. <<Sicurezza è garantire a tutti i diritti fondamentali quali il lavoro e la casa, non lasciandosi tentare da facili e demagogiche scorciatoie repressive>>.
Punto dolente, la mancanza di spazi dove poter svolgere iniziative senza costi eccessivi. <<In quanto associazione di volontariato reputiamo penoso dover ricorrere ad estenuanti burocrazie>> rimarca il Colibrì. Ora si attende di conoscere le risposte dei candidati.
Francesca Segato
Tredici pagine fitte di proposte, spunti, progetti. È <<la Monselice che vorremmo>>: un documento che l'associazione di volontariato <<Il Colibrì>> ha consegnato a tutti i candidati sindaco. Numerosi, e non tutti scontati, i temi su cui il Colibrì sollecita una presa di posizione degli aspiranti primi cittadini.
Dall'utilizzo di prodotti del commercio equo nella pubblica amministrazione e nelle scuole, alla promozione dei gruppi d'acquisto; dalla diminuzione drastica degli imballaggi alla valutazione energetica degli immobili. <<Ma ancora più importante per noi è vivere in un Comune che accolga le diversità di genere, razza, cultura e religione>> sottolinea Alessandra Boaretto, venticinquenne presidente dell'associazione. Si vorrebbe un Comune a chilometri zero, su due ruote, sostenibile e amico delle associazioni.
C'è anche un capitolo sicurezza: <<Può essere assicurata solo da un tessuto sociale vivo, ricco di relazioni>> evidenzia il documento. <<Sicurezza è garantire a tutti i diritti fondamentali quali il lavoro e la casa, non lasciandosi tentare da facili e demagogiche scorciatoie repressive>>.
Punto dolente, la mancanza di spazi dove poter svolgere iniziative senza costi eccessivi. <<In quanto associazione di volontariato reputiamo penoso dover ricorrere ad estenuanti burocrazie>> rimarca il Colibrì. Ora si attende di conoscere le risposte dei candidati.
Francesca Segato