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Sostenibilità Ambientale nel Commercio Equo e Solidale

Acquistare prodotti del Commercio Equo e Solidale è un'ottima idea se abbiamo a cuore la salute del nostro pianeta, perché è possibile scegliere articoli che combinano sostenibilità ambientale e impatto sociale positivo. 

In accordo con il decimo principio del Commercio Equo e Solidale, i produttori si impegnano a garantire la Sostenibilità ambientale e il contrasto ai cambiamenti climatici, privilegiando e incentivando metodologie di produzione e lavorazioni non inquinanti e basate su metodi naturali, ricorrendo sempre più spesso all’agricoltura biologica. Le Organizzazioni di produttori utilizzano tecnologie di produzione che mirano a ridurre il consumo energetico e i rifiuti e a utilizzare materiali ed energie rinnovabili. Tutte le organizzazioni minimizzano gli imballaggi (talvolta del tutto assenti), utilizzano materiali per l'imballaggio riciclati o facilmente biodegradabili e, ove possibile, i prodotti vengono spediti via mare (mezzo di trasporto a minor impatto ambientale per le lunghe tratte). 
Il Commercio Equo e Solidale non solo promuove e garantisce la sostenibilità ambientale nella propria filiera, ma ricerca soluzioni e assume un ruolo attivo anche nel contrasto ai cambiamenti climatici, spesso integralmente ad altri principi. L’ottavo principio del Commercio equo e solidale, ad esempio, che garantisce il rafforzamento delle capacità dei lavoratori a mezzo di formazione continua e condivisione di competenze ed esperienze, ha permesso ad alcune comunità geograficamente fragili agli effetti dei cambiamenti climatici  di innovare le proprie tecniche produttive e affrontare efficacemente gli impatti negativi sulle proprie produzioni.
Nei prodotti alimentari la combinazione di commercio equo e solidale e certificazione biologica è comune, poiché entrambi condividono valori come la sostenibilità ambientale, il rispetto per la terra e la promozione di pratiche agricole etiche.
La certificazione biologica però non è obbligatoria, infatti molti progetti equo-solidali, soprattutto nel settore alimentare (come caffè, cacao, tè, zucchero o pasta), scelgono metodi di produzione biologica per garantire qualità e sostenibilità, anche senza certificazione, e, per prodotti come l’artigianato, il focus è spesso su materiali naturali, processi a basso impatto ambientale e pratiche etiche, ma anch’essi non sempre sono certificati come "bio".
Per un cliente attento alla sostenibilità ambientale, tendenzialmente una buona pratica è quella di acquistare a km 0 oppure prediligere prodotti provenienti dalla propria zona.
Comprare prodotti locali ha dei vantaggi:
  • Riduce l'impatto ambientale legato al trasporto delle merci.
  • Supporta l'economia locale e i piccoli produttori del territorio.
  • Offre spesso prodotti freschi e di stagione, con meno necessità di conservanti.
  • Promuove un legame diretto tra consumatori e produttori, tra consumatori e il proprio territorio.
Alcuni dei prodotti del Commercio Equo e Solidale sono anche locali, e molti sono legati a progetti equi, provenienti da tutte le regioni e località italiane. D’altronde le comunità fragili e marginalizzazioni economiche e sociali sussistono ad oggi in tutte le nazioni, anche all’interno dei paesi ricchi e non solo nel sud del mondo. È il caso dei prodotti e progetti di LiberaTerra (territori liberati dalla Mafia), Casa don Pugliisi (Sicilia), Dolci Sogni Liberi (Bergamo).
Vi sono anche iniziative delle singole Botteghe del Commercio Equo e Solidale che promuovono l’economia circolare all’interno della propria comunità e nel territorio. La nostra realtà è purtroppo una realtà piccola e di ridotte dimensioni, ma esistono Botteghe che permettono anche la vendita di prodotti e vestiti usati (come le botteghe di “Angoli di Mondo” a Padova e Cittadella).
Vi sono infine prodotti del Commercio Equo e Solidale che possono percorrere anche lunghe distanze, e pertanto concorrere alle emissioni legate al trasporto, ma molti di essi non possono essere coltivati localmente (è il caso del caffè, del cacao o delle banane), o sono frutto di tecniche artigianali strettamente legate a materie prime e culture di specifiche aree geografiche e comunità, come ad esempio le lavorazioni con pietra saponaria, gli incensi, i gioielli derivanti dalle mine antiuomo vietnamite. Essi comunque garantiscono una produzione attenta alle risorse naturali e agli impatti sugli ambienti in accordo al decimo principio del Commercio Equo e Solidale, e per il loro trasporto si privilegia la spedizione via mare.
Grazie ad una filiera trasparente che fornisce ai consumatori accesso ad informazioni più sicure sul proprio acquisto, il prodotto equo garantisce una maggiore consapevolezza d’acquisto e sulla propria sostenibilità rispetto al corrispondente prodotto proveniente dal commercio tradizionale, di cui spesso non si conoscono le metodologie di produzione e lavorazione, gli impatti sull’ambiente e le condizioni di lavoro e sfruttamento dei lavoratori.
Un cliente attento alla sostenibilità ambientale troverà quindi nel Commercio Equo e Solidale un mercato alternativo e più consapevole sulla tematica, nonché uno strumento attivo di investimento per proteggere il nostro pianeta.
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