La struttura del Commercio Equo e Solidale: trasparenza e responsabilità
Il commercio equo e solidale si basa su una struttura ben definita che collega produttori, organizzazioni e consumatori attraverso una filiera trasparente e collaborativa.
1. I Produttori
Il cuore del sistema sono i produttori, spesso piccoli agricoltori, artigiani o cooperative nei Paesi in via di sviluppo. Operano in contesti vulnerabili, ma grazie al commercio equo ricevono:
I prodotti del commercio equo e solidale non provengono esclusivamente da cooperative di piccoli produttori, anche se queste costituiscono una parte significativa. Il commercio equo e solidale include anche altri modelli organizzativi comunque concettualmente simili, come:
Imprese sociali: Organizzazioni che combinano attività economiche con una missione sociale, ad esempio garantendo condizioni di lavoro eque, salari dignitosi e investimenti nelle comunità locali.
Gruppi di artigiani indipendenti: Spesso si tratta di piccoli gruppi informali o reti di produttori che collaborano per accedere al mercato internazionale in modo equo.
Piccole aziende familiari: In alcuni settori, come l'agricoltura biologica o l'artigianato, queste realtà trovano supporto attraverso il commercio equo per migliorare le loro condizioni di lavoro e la sostenibilità economica.
L'obiettivo principale del commercio equo è sostenere i produttori in condizioni di vulnerabilità, promuovendo giustizia sociale, sostenibilità e dignità economica, indipendentemente dalla loro forma organizzativa.
- Un prezzo minimo garantito, che copre i costi di produzione e offre stabilità economica.
- Prefinanziamenti per affrontare le spese iniziali di produzione.
- Supporto per migliorare le competenze e sviluppare prodotti sostenibili e competitivi.
I prodotti del commercio equo e solidale non provengono esclusivamente da cooperative di piccoli produttori, anche se queste costituiscono una parte significativa. Il commercio equo e solidale include anche altri modelli organizzativi comunque concettualmente simili, come:
Imprese sociali: Organizzazioni che combinano attività economiche con una missione sociale, ad esempio garantendo condizioni di lavoro eque, salari dignitosi e investimenti nelle comunità locali.
Gruppi di artigiani indipendenti: Spesso si tratta di piccoli gruppi informali o reti di produttori che collaborano per accedere al mercato internazionale in modo equo.
Piccole aziende familiari: In alcuni settori, come l'agricoltura biologica o l'artigianato, queste realtà trovano supporto attraverso il commercio equo per migliorare le loro condizioni di lavoro e la sostenibilità economica.
L'obiettivo principale del commercio equo è sostenere i produttori in condizioni di vulnerabilità, promuovendo giustizia sociale, sostenibilità e dignità economica, indipendentemente dalla loro forma organizzativa.
2. Gli Importatori e le Centrali del Commercio Equo
Le centrali di importazione sono organizzazioni che acquistano direttamente dai produttori, eliminando gli intermediari e garantendo:
- Relazioni dirette e a lungo termine con le comunità produttrici.
- Formazione e consulenza per migliorare la qualità dei prodotti e la gestione delle cooperative.
- Rispetto di standard internazionali, come quelli definiti da WFTO (World Fair Trade Organization).
3. Le Botteghe del Mondo e i Rivenditori
I prodotti equosolidali vengono distribuiti attraverso:
- Botteghe del Mondo: negozi fisici gestiti spesso da volontari, che sensibilizzano i consumatori e promuovono i valori del commercio equo.
- E-commerce solidali: piattaforme online che ampliano il mercato, raggiungendo nuovi consumatori.
- Rivenditori terzi: alcuni prodotti trovano spazio in catene etiche o negozi di alimentazione biologica.
4. I Consumatori Consapevoli
Il consumatore svolge un ruolo attivo scegliendo prodotti che:
- Rispecchiano valori etici e sostenibili.
- Sostengono le economie locali dei produttori.
- Garantiscono qualità certificata e tracciabilità.
5. Le Reti e gli Organismi di Certificazione
Il commercio equo è sostenuto da reti globali come WFTO e Fairtrade International, che:
- Definiscono criteri di equità, sostenibilità e trasparenza.
- Monitorano il rispetto degli standard lungo la filiera.
- Certificano i prodotti per garantire la fiducia del consumatore.